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Albenga, défilé de l'armée Française le 16
germinal an 4.1796, tavola 4.
Disegno a penna, inchiostro di china, acquarello, mm 295 x 485.
Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea |
Napoleone, innanzitutto, per avvicinarsi alle prime linee, trasferisce
il quartier generale da Nizza ad Albenga, a metà strada tra Imperia
e Savona. L'armata austriaca ha il suo quartier generale ad Alessandria. L'ala
destra, con il generale D'Argenteau, è dislocata con il grosso tra Acqui,
Alessandria e Cortemilia, con avamposti a Dego, Sassello e Ovada e può contare
su circa 15.000 uomini.
L'ala sinistra, formata da 17.000 effettivi, occupa la Rocchetta
con i 6000 uomini di Sebottendorff, mentre i restanti sono dislocati verso
Alessandria e Tortona. In tutto 55.000 uomini con 148 pezzi d'artiglieria.
Il clima nell'esercito francese migliora, anche se non mancano momenti di
tensione. Il 28 marzo c'era stata una ribellione di granatieri. Si lamentavano
di non ricevere la paga da mesi e di non avere nulla, neppure un paio di scarpe.
Bonaparte da un lato tenta di supplire alle carenze più urgenti ma,
dall'altra, non esita ad arrestare e a far fucilare chi crea scompiglio.