Nizza
(28 marzo 1796)
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Entrée du général Bonaparte à Nice, premier
quartier-général de l'armée française avant sa campagne
d'Italie
Acquarello, mm 540 x 820. Parigi, Versailles e Trianon |
Giovedì 24 marzo Napoleone Bonaparte, lasciata Parigi,
si dirige alla volta di Nizza. E' stato da poco nominato Generale dell'Armata
d'Italia, al posto del generale Schérér, le cui dimissioni sono stata accolte
dal Direttorio solo pochi giorni prima. Schérér si è sempre contraddistinto
come un comandante non molto deciso, titubante nell'affrontare operazioni
che riteneva quasi sempre troppo ardite e pericolose.
A Nizza Napoleone, accompagnato da Junot (24 anni), suo
aiutante di campo, dal gen. Leclerc, che comandava la piazza di Marsiglia,
e da Chauvet, ordinatore in capo dell'armata d'Italia, alloggia in casa Sauvaigo,
rue Saint FranVois de Paule n. 4, meglio conosciuta col nome di casa Nieubourg.
Domenica 27 marzo riceve i comandanti di divisione Generali Massena, Séruriér,
Laharpe ed Augereau. Massena ha 38 anni. Napoleone lo aveva conosciuto
in occasione dell'assedio di Tolone. Soldato da sempre, aveva lasciato l'esercito
allo scoppio della Rivoluzione per poi ricomparire dopo il 1792. Si raccontava
che per parecchi anni fosse stato contrabbandiere tra la Francia e il Piemonte
e che le sue passioni più grandi, da sempre, fossero il denaro e le donne.
Séruriér, invece, è un vecchio ufficiale di 53 anni, 34 dei quali trascorsi
nell'esercito.
Augereau viene sempre descritto come lo sbruffone del gruppo. Prima
della Rivoluzione aveva ucciso un ufficiale e così si era trovato costretto
ad arruolarsi come soldato di ventura in Prussia, Grecia ed Italia. Nel 1792
era rientrato in Francia dove, rapidamente, era riuscito a raggiungere il
grado di generale di divisione grazie all'esperienza accumulata negli anni
e a doti innate.
Napoleone vuole conoscere nel dettaglio la condizione dell'esercito,
dell'armamento, dei rifornimenti. L'esercito è allo stremo. Da mesi non riceve
la paga. Manca tutto: dal cibo alle armi. Ci sono già stati parecchi tentativi
di ammutinamento. Napoleone non vuole sentire ragioni: ha intenzione di iniziare
le operazioni prima possibile. In quindici giorni al massimo i reparti dovranno
essere riorganizzati, la disciplina ripristinata e i soldati motivati. In
principio poco si sa su questo generale ventiseienne, se non che si
era distinto nell'assedio di Tolone del 1793, dimostrandosi un valido ufficiale
d'artiglieria. Si mormorava che la sua rapida carriera fosse stata facilitata
dal potente generale Barras a cui Napoleone aveva dato prova di lealtà durante
il vendemmiaio 1795 (4-6 ottobre) quando, sopprimendo la rivolta dei realisti,
aveva, di fatto, salvato la Convenzione. Quattro giorni dopo a quei fatti
era diventato responsabile in seconda dell'Armata dell'Interno e il 16 ottobre
generale di divisione.
Poco dopo il suo arrivo Napoleone, passata in rassegna le truppe,
pronuncia il famoso proclama "Soldats! Vous eÙtes, mal nourris…" che
si sospetta essere stato inventato a posteriori da Bonaparte stesso durante
la stesura delle sue memorie a S. Elena, ma che rende al meglio il clima che
si stava iniziando a respirare in quei primi giorni di campagna. "Soldati!
Voi siete nudi e malnutriti; la Francia vi deve molto, ma non può darvi nulla.
La pazienza e il coraggio che avete dimostrato tra queste rocce sono ammirevoli,
ma non vi hanno dato gloria; nemmeno un'ombra ne ricade su di voi. Io vi condurrò
nelle più fertili pianure della terra. Province ricche, città opulente, cadranno
in vostro potere; vi troverete ricchezze, onori e gloria. Soldati dell'Armata
d'Italia! Vi lascerete mancare il coraggio e la perseveranza?"